di Andrea Cionci
SI’! Ce la meritiamo la mascherina. E’ il simbolo archetipico della nostra decadenza, della nostra sudditanza, non nei confronti di una pandemia più o meno pericolosa, ma nel senso dell’accettazione passiva di una serie sempre più ampia di gioghi, abusi e restrizioni umilianti.
La mascherina è la bandiera bianca di un popolo che ha rinunciato all’orgoglio e ai propri valori fondativi, che ha smesso di lottare per la Libertà, (una parola di cui, pure, si è riempito la bocca per 75 anni impiastricciandosene come un bambino goloso). E’ il distintivo di una gente che ha smesso di farsi valere, di reclamare diritti di base come casa, lavoro, sicurezza, asili, pensioni; la divisa di una nazione che non reagisce più perché è troppo faticoso alzarsi, anestetizzata com’è dalla pizza, dall’aperitivo e dalle serie tv.
Quel “dispositivo di protezione individuale” è il simbolo di resa di un Paese che sta accettando di essere dominato e comprato da entità sovranazionali ben più sveglie e agguerrite. La mascherina è l’atto di obbedienza all’Organizzazione Mortale della Sanità, quella sempre in prima fila per spingere aborto, contraccezione, genderismo e che, ormai, in nome “della nostra salute”, detta legge a tutti gli stati nazionali.