From ‘Francis is a heretic’, to ‘Fernandez is a pornographer’ in 48 hours

by Br. Alexis Bugnolo

It has been 48 hours since someone dug up a 1998 book by the now Cardinal Fernandez, full of the most explicit porno-theology, and notice what has changed.

There are numerous influencers talking about the scandal and describing the contents of the book.

There are numerous influencers talking about how Cardinal Fernandez should, might, or will resign.

But gone is all the discussion that Fiducia supplicans is heretical or that Pope Francis should be removed from office.

It has been a neat trick of the mass media, with 100% cooperation from the grifter collective.

And now they will all go back to sleep, and Pope Francis will stand firm and not fire the Cardinal.

And next week they will talk about founding independent chapels and  breaking from Rome.

I wonder how long it is going to take that the Faithful realize these journalistic prostitutes are not Catholic. Louie Verrechio is right to criticize them …

https://twitter.com/LouieVerrecchio/status/1744525538000007643

 As for 7 years ago, I was there and, no, there was not even an equal amount of outrage against giving the Most Holy Body and Blood of the Lord Jesus into the gullets of fornicators, adulterers and public sinners, which is a far, far graver sin than to bless them. Then, they did not call for Pope Francis to be removed as a heretic for overthrowing Apostolic Tradition on the discipline of the Sacraments. Not Cardinal Burke. Not Cardinal Sarah. Not the then Archbishop Mueller. This is a great sin for them all, which they have yet to repent of.

Meanwhile, why not ask your favorite Catholic talking head, Cardinal, Priest, Theologian, online commentator, to talk about the Sutri initiative and how to Rebuke and Depose a heretical Pope?

Sulla Riprensione e la Deposizione di un papa eretico

di Frà Alexis Bugnolo

(This is the Italian version of the original English, which is found here; for the French translation, see here)

Desidero qui discutere un caso speciale di diritto giuridico, in cui la Chiesa deve affrontare la necessità di rimuovere dall’incarico un papa eretico. Dato che il fatto che esista un modo giuridicamente valido per farlo è un presupposto necessario dell’Iniziativa Sutri, e poiché cardinali eminenti come Burke hanno pubblicamente affermato che non esiste una soluzione canonica a tale problema, ora spiegherò pubblicamente come si può fare, per dare spunti di riflessione a tutti coloro che desiderano vedere spiegato come può essere che il cardinale Burke abbia torto nella sua opinione.

Innanzitutto, lasciatemi dire che questa soluzione, per essere canonicamente valida, non deve violare alcun canone del Codice di Diritto Canonico, pubblicato da Giovanni Paolo II, che vieta al canone 334 che vi sia alcuna innovazione nel diritto della Chiesa quando la Sede Apostolica è impedita o vacante, cioè quando il Romano Pontefice non la promulga. Per il Codice del 1983, vedi qui.

In secondo luogo, non deve nemmeno violare il principio giuridico e il Dictum della Fede, ovvero che sedes prima a nemine judicatur, vale a dire che la prima sede non è giudicata da nessuno. E questo, inteso come il dotto cardinale Bellarmino riteneva inteso, cioè che non è lecito a nessuno nella Chiesa giudicare la persona del Romano Pontefice.

In terzo luogo, contro la sentenza del Romano Pontefice non vi è appello (canone 333 § 3). Non si possono quindi revocare i suoi decreti, anche se si può spingerlo a ritirarli per un motivo legittimo.

NOTA BENE: Qui uso “giudicare” non in riferimento alla formazione di una convinzione personale nel fedele che considera il Romano Pontefice, ma a un atto giuridico con il quale viene proclamata una sentenza o si discerne un fatto giuridico.

Il Romano Pontefice, in quanto Pontefice, non può essere rimosso dall’ufficio dagli uomini

Da questi due principi ne consegue che il Romano Pontefice propriamente parlando non può e non potrà mai essere rimosso dall’ufficio, se non per atto diretto del suo Superiore, il Signore Gesù Cristo, il quale non avviene se non con la morte.

Dico propriamente parlando, cioè, quando parliamo dell’uomo che è il Romano Pontefice, in quanto Romano Pontefice. In questo senso viene chiamato Romano Pontefice, ovvero la persona del Romano Pontefice. Ed è così che il diritto canonico parla sempre di lui, poiché questa è la norma giuridica in ogni discorso del diritto canonico. Infatti, come Romano Pontefice, non può essere giudicato da nessuno e non è soggetto all’autorità di alcun sottoposto.

Il Romano Pontefice, in quanto uomo, può essere giudicato

Che l’uomo che è il Romano Pontefice possa essere giudicato, però, è chiaro, perché è l’insegnamento del Magistero pontificio, tramandato da papa Innocenzo III – eminente canonista – e perché è chiaro che l’uomo, in quanto uomo, è anch’esso soggetto a Cristo e all’autorità della Chiesa.

Nessun uomo nella Chiesa può essere giudicato se non dalla legittima autorità

Ciò deriva direttamente dal fatto che Cristo ha dato la Sua autorità alla Chiesa per pascere tutto il Suo gregge, sia collettivamente che individualmente. E poiché nessuno, tranne colui che detiene autorità su un uomo, può giudicare un uomo – questo è un principio naturale di ogni diritto (ius) – solo il superiore ordinario di un uomo, o il Papa, o coloro che detengono l’autorità ecclesiastica nella regione, possono giudicare un uomo.

Un Concilio provinciale può giudicare tutti gli uomini della sua provincia

Un concilio provinciale di tutti i Vescovi di una provincia ecclesiastica ha autorità su tutti i cattolici di una provincia, come dichiara il canone 432 § 1. Il concilio provinciale, infatti, ha status di persona giuridica, come dichiara il canone 432 § 2.

Ciò significa che un concilio provinciale può giudicare qualsiasi cattolico che risiede nel suo territorio, sia discernendo fatti giuridici o morali riguardanti l’uomo, sia imponendo sanzioni o sentenze canoniche.

Un concilio provinciale nella provincia ecclesiastica di Roma può giudicare l’uomo che è il Romano Pontefice

Da quanto precede ne consegue che il concilio provinciale della provincia di Roma può giudicare il Romano Pontefice come uomo, cioè riguardo ai fatti giuridici o morali che lo riguardano, cioè se sia cattolico e se ha una valida rivendicazione sull’ufficio di Romano Pontefice. Infatti in tali cose il Concilio non giudica l’ufficio che egli rivendica.

Nei casi di eresia e di invalidità della rivendicazione d’ufficio, il Concilio Provinciale Romano può essere convocato dai Vescovi della Provincia senza e contro la volontà di colui che rivendica il papato

Il canone 442 § 2 concede ai Vescovi di una provincia di convocare un concilio provinciale quando la sede metropolitana della provincia è legittimamente impedita. Qui il latino recita:

Metropolitanae, eoque legitime impedito, Episcopi suffraganei ab aliis Episcopis suffraganeis Electi est concilio provinciali praeesse.

Il concetto di “legittimamente” impedito si riferisce non alle norme del diritto canonico né alle norme di qualsiasi diritto pontificio, ma a un motivo o causa moralmente valida che impedisce al Metropolita di agire: la costrizione fisica o morale, l’incompetenza o l’incapacità.

Ad esempio, se il Metropolita viene rapito o trattenuto da forze ostili; in arresto, in coma; aver subito un ictus o un collasso mentale o emotivo che impedisca l’uso della retta ragione; nascondersi per paura di essere catturati, o comunque incapace di comunicare. Questi sono fattori oggettivi per l’esercizio del suo munus.

Ma se l’uomo è eretico o scismatico o apostata, ma non è stato ancora privato dell’ufficio, ne consegue, in ragione del principio giuridico, che laddove vi sia forza maggiore, cioè un maggiore potere che interviene o ostacola, di quelli citati nei casi normali per impedimento, tanto più è legittimo ritenere che la sede sia impedita.

Quindi, poiché il Romano Pontefice è il Metropolita della Provincia Romana, quando l’uomo che è il Romano Pontefice è un eretico, un apostata o uno scismatico, allora può essere giudicato in un concilio provinciale.

I Vescovi della Provincia Romana hanno il diritto di esigere la prova dell’affermazione di quell’uomo di essere Romano Pontefice

Poiché i Vescovi della Provincia non possono presumere che un uomo sia colpevole o che un fatto sia tale prima di giudicarlo, è necessario che interrogando l’uomo che si dichiara Papa, stabiliscano che egli rifiuta di dimostrare che la sua pretesa è valida  o che sia cattolico. Tale rifiuto, di persona o con comunicazione scritta, prova giuridicamente e canonicamente l’esistenza di un dubbio oggettivo, dal quale nasce conseguentemente ed immediatamente un impedimento per la Sede Apostolica a causa del rifiuto, da parte di colui che rivendica l’ufficio, di dimostrare ai Vescovi  della Provincia la validità della sua pretesa di governarli.

In mancanza di offerta probatoria spontanea, può essere convocato un concilio provinciale per richiedere prove speciali e straordinarie

Ciò è per diritto naturale, cioè per diritto naturale ogni regnante ha il dovere di dimostrare ai suoi sudditi la legittimità della sua pretesa di signoria su di essi. Questa dimostrazione deve essere tanto più solenne e collegiale quando i suoi colleghi ne chiedono la prova.

Richiedere tale prova è un diritto del soggetto e una dimostrazione della sua onestà. Poiché non lede i diritti di nessuno, non danneggia nessuno e non è un crimine. E quindi una simile richiesta non può essere rifiutata.

Normalmente ciò avviene mediante la promulgazione dell’elezione o della nomina del superiore da parte della persona o dell’ente che ha l’autorità di nominarlo.

Ma quando intervengono fatti oggettivi che mettono in dubbio ciò, la prova può essere richiesta di diritto dai suoi pari, poiché essi, in quanto titolari della giurisdizione locale sotto di lui, hanno il diritto naturale alle prove più certe.

E così quando tramite contatto personale e per iscritto viene rifiutata la prova spontanea della cattolicità di colui che pretende di essere Papa o la validità della sua elezione, i Vescovi NON presumono, quando si avvalgono del diritto loro concesso, a causa di una sede impedita, a convocare un concilio provinciale senza o contro la volontà di colui che si pretende Papa.

Tale Concilio provinciale, convocato senza o contro la volontà di colui che è il Romano Pontefice, non può essere ostacolato da alcuna autorità

Tale concilio non può essere impedito da alcun atto di alcuna autorità ecclesiastica, poiché sui Vescovi della Provincia Romana non ha potestà nessuno se non il Romano Pontefice, né colui che si professa Romano Pontefice, ma rifiuta il consenso spontaneo alle sufficienti prove nel corso normale delle cose, esercita legittimamente l’autorità dell’ufficio del Romano Pontefice per ostacolare o vietare tale convocazione. Poiché con il suo rifiuto ha impedito la Sede Apostolica,  con la sede impedita i suoi poteri sui sudditi non possono essere usati per alcun fine legittimo.

Tale concilio provinciale può legittimamente convocare colui che pretende di essere il Papa

Che un tale Concilio possa legittimamente, cioè canonicamente, costringere, l’uomo che afferma di essere papa a parteciparvi, deriva dalla sua autorità concessa nel canone 432. Ne consegue anche dal canone 443, che richiede che tutti coloro che rivendicano uffici di vescovo nel territorio siano convocati in ogni concilio provinciale, e dal canone 444 §1, che richiede la presenza di tutti i convocati. Né può reclamare impedimento, se può viaggiare liberamente o parlare con gli uomini.

Tale Concilio provinciale deve prima protestare contro l’uomo che sembra essere un eretico, scismatico o apostata, ma rivendica il papato

C’è un ordine nella Carità, e, quindi, prima i Padri conciliari dovrebbero procedere esponendo le ragioni della convocazione del Concilio e chiedere che coloro a cui spetta il diritto di voto confermino la convocazione. Poi, dovrebbero esporre le ragioni per convocare colui che pretende di essere papa, per dare solenni prove certe che la sua elezione era giuridicamente valida e che la sua pretesa alla carica rimane legittima. Poi dovrebbero interrogare l’uomo per ottenere prove solenni della validità o della nullità della sua richiesta. E, con le risposte date, proporre di rilasciare una dichiarazione solenne sulla loro coerenza, chiedendo il voto del concilio per approvare che l’uomo è o non è idoneo a ricoprire la carica che rivendica, ha una valida pretesa o ha perso il suo diritto. Pertanto, se i Padri conciliari ritengono che le sue risposte siano insufficienti o dubbie, il Concilio dovrà  protestare una seconda volta con l’uomo in questione e giudicare le sue risposte mediante voto una seconda volta, e anche una terza volta, se necessario. Dopodiché se persiste nelle sue risposte invalide, il concilio può solennemente dichiarare oggettivi i fatti giuridici che detto uomo, in virtù del canone della chiesa applicabile, non ha mai ricoperto l’ufficio, o non lo ricopre ora, a causa del fatto di non essere un cattolico.

Tale concilio provinciale non impone alcuna pena né privazione d’ufficio, e quindi non ha bisogno che i suoi atti siano approvati dal Romano Pontefice

Una constatazione di fatto è un atto di discernimento da parte di un’autorità competente a farlo. Un concilio provinciale romano è la persona giuridica più alta e competente per accertare tali fatti mediante indagini e interrogatori di tutti i cattolici nella provincia romana. Solo in caso di frode la sentenza di tale concilio potrebbe essere impugnata. Pertanto, se tale concilio accerta che l’uomo non ha una pretesa valida al papato o non è cattolico, allora può dichiararlo scomunicato a motivo del canone 1364, e quindi, ipso facto, privato dell’ufficio, poiché nessuno scomunicato può rivendicare un ufficio nella Chiesa, a norma del canone 1331.

Colui che si dichiara Romano Pontefice e rifiuta di dare prove spontanee e solenni della legittimità della sua pretesa a ricoprire l’ufficio, può essere dichiarato ipso facto deposto se rifiuta di presenziare a tale Concilio Provinciale

Che un tale uomo, se rifiuta di presenziare a qualsiasi parte di un siffatto concilio provinciale, dove potrebbe dare prova solenne e giuridica delle sue pretese, può essere dichiarato deposto, consegue dai principi sopra enunciati, perché nessun uomo con una pretesa onesta vorrebbe rifiutare tali prove. Che un Papa validamente eletto, Benedetto IX, sia stato dichiarato contumace e deposto per essersi rifiutato di partecipare a un simile concilio provinciale nel dicembre del 1046, a Sutri, in Italia, è un fatto storico, accettato come valido dalla Sede Apostolica per quasi 1000 anni: un’accettazione che è equipollente all’approvazione e alla conferma dell’argomento di cui sopra, delle loro ragioni di diritto naturale ed ecclesiastico, e della loro validità secondo la legge consuetudinaria.

Ergo quod erat demonstrandum, demonstratum est.

SI PREGA DI CONDIVIDERE QUESTO ARTICOLO CON TUTTO IL CLERO CHE SUPPORTA L’INIZIATIVA SUTRI O CHI SI OPPONE AL FIDUCIA SUPPLICANS!

Cardinal Fernandez admits he wrote the porno-heretical book for Youth

Editor’s Note: The perverse excuse, that he would not write it now, and that it was to catechize the youth, are the product of a sick mind which reject all objective categories of morality. The only thing wrong is the circumstances! — Undo no condition, in Catholic morality, can one publish pornography; and under no condition can one make the Lord Jesus the object of lust. — By his excuses, the Cardinal once again proves he is a godless heretic.

Prepare yourself for the Grifter Missfires …

by Br. Alexis Bugnolo

Grifters do not want the problem solved, but they do want to look like they do. Thus in controversies they yell out absurd solutions which seem good but are invalid. I call these “mis-fires”, in comparison to the armed soldier who shoots his gun off in the wrong direction.

Here is a prime example:

https://twitter.com/taylorrmarshall/status/1744382450107662515

Cardinals have no authority to judge anyone, let alone a pope. And thus, they have no authority whatsoever to investigate anyone, let alone a pope whom they elected.  — They are suppose to do that during the Conclave. Nor does any council save a provincial council at Rome, have authority determine if a claimant to the Apostolic See has a valid claim or not.

Archbishop Viganò’s call, earlier today, that the Swiss Guard arrest both Pope Francis and Cardinal Fernandez is also perplexing, because as former Secretary of the Vatican City Governorate he should know that the Guard has no such power or authority. — It is hoped that later this week, with the publication by FromRome.info of the procedure in Italian of how to depose a heretical pope in a provincial council, that someone will have a copy arrive at his desk for his consideration, so he can take stock of the awesome right he has as an Archbishop incardinated in the Vatican to call for such a council.

Expect Ann Barnhardt, Michael Matt, Eric Sammons, John Henry Weston et alia to misfire in the next few days as they all scramble to say something more sparkling than the next guy, but always something that won’t or cannot work.

VATICAN: Bishops of the world want Cardinal Fernandez out!

https://twitter.com/titoedwards/status/1744209657776730157

Editor’s Note: Keep tabs of the conflict according to what I guesstimated back in December, in the Good Strategy article, which I will requote here. — Today we may see objective #2 fulfilled.

A Good Grand Strategy

For that reason, I urge all to focus on removing the cause of scandal and error which is Fiducial Supplicans. That is, on insisting:

  • First, that Pope Francis remove his signature from the document.
  • Second, that Pope Francis remove Cardinal Fernandez from office, and along with him the Monsignor who co-signed the document.
  • Third, that Pope Francis repudiate the horrendous blasphemies, errors, heresies and errors contained in the Document.
  • Fourth, that Pope Francis declare as contrary to the Catholic Faith the assertion that it can be morally licit to bless sin, sinful unions or give approval to vice, error, or sexual immorality of any kind, including that abomination which cries to God for vengeance.
  • Fifth, that Pope Francis condemn sodomy and define that no one who assents or consents to this sin can ever be saved, with out repentance.
  • Sixth, that if Pope Francis refuses to do the above, that he should renounce the papacy.
  • Seventh, that if Pope Francis refuses to do the above and refuses to renounce, that a provincial council be called to declare him a heretic and self-deposed from the Papacy, the seat being then in a legitimate sede vacante.

UPDATE:

The 1998 Book by Father Tucho Fernandez, Mystical Passion: Spirituality & Sensuality, is being distributed world-wide today in English translation by Catholics who want Fiducia supplicans overturned. The text of the book shows that the author, the current Cardinal, is a porno-heretic of the worst kind, as he describes sexual encounters between Jesus and a 16 year old girl, among other abominations and blasphemies. — This is the man whom Pope Francis made head of the Dicastery for the Doctrine of the Faith and a Cardinal this past summer. — This book demonstrates that Pope Francis, who knew of the book an read it years ago, is also a porno-heretic of the worst kind. — His lamentations about “division” in the Church, last Sunday, are just that, crocodile tears to save his own skin, so he can do more evil in the future. He needs to be deposed.

In response to the distribution of this book, Archbishop Vigano is calling on the Swiss Guard to arrest both Pope Francis and Cardinal Fernandez:

https://twitter.com/CarloMVigano/status/1744347265123160184

 However, the Swiss Guard have no competence to make arrests, as they are only a military force for the defense of the person of the Roman Pontiff. Nor can the Vatican police make an arrest of a Cardinal or Pope, since both are immune from being arrested in Vatican City law, unless a pope order such a thing.

The Sutri Initiative remains the only way to defend the Church.

St. John the Evangelist called the faithful of our times, “the Church in Philadelphia”

from the Book of the Apocalypse of Saint John,
English translation from the Douay Rheims Bible.

Chapter 3

And to the angel of the church of Philadelphia, write: These things saith the Holy One and the true one, he that hath the key of David; he that openeth, and no man shutteth; shutteth, and no man openeth:

I know thy works. Behold, I have given before thee a door opened, which no man can shut: because thou hast a little strength, and hast kept my word, and hast not denied My Name.

Behold, I will bring of the synagogue of Satan, who say they are Jews, and are not, but do lie. Behold, I will make them to come and adore before thy feet. And they shall know that I have loved thee.

10 Because thou hast kept the word of my patience, I will also keep thee from the hour of the temptation, which shall come upon the whole world to try them that dwell upon the earth.

11 Behold, I come quickly: hold fast that which thou hast, that no man take thy crown.

12 He that shall overcome, I will make him a pillar in the temple of My God; and he shall go out no more; and I will write upon him the Name of My God, and the name of the city of My God, the new Jerusalem, which cometh down out of heaven from My God, and My new Name.

13 He that hath an ear, let him hear what the Spirit saith to the churches.

Commentary

As I mentioned before, the great snare which will be unleashed upon everyone on the face of the earth — a teaching of Our Lord Jesus Christ — is most likely a reference to the Great Scamdemic of 2019-2023. Whereas the Covid Vaccines, because they cause those who receive them to produce snake venom are the Mark of the Beast, that is, the mark by which a soul had chosen the Father of Lies rather than God the Father.

Indeed, the closure of all the Churches in March of 2020 was an unmistakable sign of the great apostasy, as I wrote three years ago.

As we can see the adherents of the Evil One have restored the worship of idols and now openly attack not only the Second Commandment of the Decalogue, but the Our Father and the Holy Name of God.

And the Lodge behind this is that of the Illuminati run by the Rothschilds and pushing the agenda of Frankist Jews (Rev. 3:9).

The “Temple of God’ is the mystical name for the Catholic Church. And in biblical terms, “to be a pillar” is to be a source of truth and encouragement to all around.

So when you read the above passage of Revelations in this light, it becomes clear that those faithful of Jesus Christ who resisted the push to idolatry, world-wide propaganda and who rejected the Mark of the Beast, are the same ones who defend the Holy Name of God and now reject Fiducia supplicans (Rev. 3:8).

We are in an apocalyptic battle. And we need the reassurance that the Lord gives us in the Apocalypse, that He has left the Door of Heaven open to us, if we but remain faithful and continue to resist the works of the Enemy of Souls.

Philadelphia was the actual name of an ancient Greek city in Ionia, the region on the modern coast of Turkey and the Aegean. It’s name means, “City of Brotherly Love”, and according to the Saints, this is why Jesus promised them His Faithfulness.

Let us merit such promises by continuing in this year of Our Lord Two-Thousand and Twenty-Four, to speak the truth to one another and be patient with the faults of our neighbors.

Fiducia supplicans runs counter to What Jesus taught in the ‘Our Father’

by Br. Alexis Bugnolo

Traduction française

What continues to amaze me and hundreds of millions of Catholics, is that the Bishops who voice any sort of approval or acceptance of the abomination called, Fiducia supplicans, can still pretend to be Christians, let alone Catholics.

This is because the teaching contained in the document runs totally against the Magisterium of Jesus Christ expressed in the most august prayer of Christendom: the Our Father.

Our Father, Who art in Heaven,
Hallowed be Thy Name ….

In English, “hallowed be Thy Name” is the hortatory subjunctive for, “may Thy Name be held Holy.”

But to hold something holy is to keep it safe against theft and misuse.

And that can only be done in regard to the Divine Name, when one makes sure not to pronounce it in vain or in approval of evil.

But the blessing of the wicked, the perverse, the impenitent in any sin or vice, let alone that which cries out to God for vengeance, is to soil the Name of God and treat it as something which can be man-handled at will for any moral or political agenda.

And that is a violation of the whole concept of praying that God’s Name be kept holy.

So we can be 100% certain that Jesus Christ Himself condemns with all the force of His Divine Authority and Power the teaching in Fiducia supplicans and ALL who approve of or authored this document.

Indeed, since the Our Father is the fundamental prayer of Christendom, we can say that Fiducia supplicans is fundamentally anti-Christian, heretical and represents an act of apostasy from Christ.

Hans Boersma: Dec. 19, 2023 marked the Fall of Rome

Commentary by Br. Alexis Bugnolo

To those outside the Church, like the Anglican theologian, Hans Boersma, the heinous betrayal of Christ, which was perpetrated by Pope Francis and Cardinal Fernandez on Dec. 19, last, is a date which will mark the end of the Church in the West. —  While as Catholics we know this is not true, it is important not to ignore the scandal outside of the Church which this act has wrought.

There has not been a doctrinal controversy inside the Church so profound for 5 centuries (since Luther’s revolt) and certainly not one which has ever begun at Rome (all the ancient heresies were from the East). So it is easy for those who do not know the History of the Church and who neither believe in the promise of Christ, how the Church will survive. — For our part, since the very Divine Majesty is obliged by a twofold motive, to defend His Own Divine Name and to rectify His Vicar on Earth, we can expect swift action by the Holy Spirit in raising up fierce and victorious opposition, aided by Divine Interventions from Heaven and on Earth.

In the meantime, we should add our two pence of faith by joining the Sutri Initiative, if we have not already done so. The Bishops of the Province of Rome are now more than ever ripe to hear your calls for the deposition of this heretical monster and his companion simian. When you write, do not forget to include a copy of this tract, explaining the canonical procedure to remove a Heretical Pope.

Cardinal Mueller says Catholic Bishops world-wide reject Fiducia supplicans

Editor’s Note: The original interview is in German, at Kath.net; the linked image above will take you to an English automatic translation. but here is the key passage of his critique:

The Gnostic opinion that a small leadership elite has special access to the Holy Spirit or that mythologically the Holy Spirit speaks through the “healthy people of intellectually uncorrupted common people” (the “people’s spirit” of the Romantics) has nothing to do with the Catholic faith . There is only one treasure of the Word of God, contained in Holy Scripture and fully preserved and faithfully interpreted in the context of the Apostolic Tradition by the whole Church under the guidance of the Holy Magisterium (cf. Dei verbum 1-10; Lumen gentium 25 ).

One again Cardinal Mueller is a step ahead most commentators. The view that individuals can rightfully identify as something other than the gender or gender orientation willed by God is a gnostic thesis which rejects the true God’s Authorship of Man and Nature, as founded upon goodness, truth, and being, and fixed in its form and nature forever, to which man as a creature must bow down in eternal reverence, respect and care. It is a blasphemy against the Living God to say otherwise. It is despair against God’s vocation in Christ to say otherwise. It is the worst kind of betrayal of the priestly ministry to invoke the Name of God to approve of any other view of humanity. This prevents not only the blessing of the transgendered or sodomitic couples, but also of all relationships of two individual persons, even when these persons present themselves as individuals, which is sinful. There is no distinction between the blessing offered according to ritual and that offered according to spontaneous criteria, because the minister is the same and the same Name of God is named. To say otherwise is gnostic, not just in the sense of a secret knowledge reserved to the few who now have been let by a spirit to realize it, but gnostic also in the sense of divorcing man from his soul, and humankind from its Creator and Lord.

Contra ‘Fiducia supplicans’

Here you will find a list of essays and editorials written by Br. Alexis Bugnolo against Fiducia supplicans and its pernicious errors

For our complete coverage of ‘Fiducia supplicans’ Controversy, click the ‘Fiducia supplicans’ tab at the end of any article.

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This page will be updated as more essays are published

“Il Ragazzo delle biciclette” — The Memoirs of Nuccio Rizzo

Editor’s Note: Nuccio is one of my great friends and benefactors in all of Italy. He recently wrote his memoirs describing how he grew up in Italy and became one of the most sought after automobile mecchanics in Acri Reale. For those learning Italian the book is a fascinating way to explore the history of Sicilian popular culture while learning the Italian vocabulary and grammar. — I highly recommend the book. — Click the image to get more information and to purchase an electronic copy online.